“Nel Decreto del Governo su IMU e Service Tax, ancora poca chiarezza sulla futura tassazione della casa”
Roma, 2 settembre 2013 – “Ci vorrebbero più qualità e professionalità di settore. La manovra sull’IMU è solo meno tasse sul patrimonio e più sull’abitare, meno certezze sulle entrate dei comuni e più tempo per il Governo. Ancora una volta, mancano sistematicità e competenze di carattere specialistico nei processi di revisione della tassazione sulla casa”. Lo ha dichiarato oggi con una nota Giovanni De Pasquale, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega per Territorio e Ambiente.
 “Il decreto del Governo Letta che comprende l’abolizione della rata dell’IMU sulla casa principale per quest’anno ed il conseguente impegno di rivedere tutta la tassazione sulla casa non è sufficientemente chiaro sia sulle risorse che il Governo dovrà reperire e sia su altre forme di tassazione a favore dei Comuni che sono state annunciate con l’introduzione della Service Tax a partire dal 2014.
“Il decreto del Governo Letta che comprende l’abolizione della rata dell’IMU sulla casa principale per quest’anno ed il conseguente impegno di rivedere tutta la tassazione sulla casa non è sufficientemente chiaro sia sulle risorse che il Governo dovrà reperire e sia su altre forme di tassazione a favore dei Comuni che sono state annunciate con l’introduzione della Service Tax a partire dal 2014.
C’è ancora grande confusione sia nei professionisti del settore che nei cittadini/consumatori, anche se il provvedimento si rifà a quanto previsto in termini di federalismo fiscale. In realtà – ha sottolineato De Pasquale, che è anche Presidente dell’ANAIP, Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti – quasi tutti dimenticano due fattori importanti: che i nostri indici catastali sono da rivedere perché fortemente sperequativi e che la prima casa non produce alcun reddito, anzi comporta un vero carico economico in termini di spese: costo del condominio, ristrutturazione e manutenzione. La Service Tax terrà conto di tutto questo? Diversamente sarebbe un altro sistema di tassazione sulla casa ugualmente iniquo al pari dell’IMU”.
“Infine, non è possibile che tutti, per reperire risorse finanziarie, si concentrino da sempre sul settore immobiliare. Così facendo si deprime sempre più l’edilizia ed il mercato degli immobili, due tra i principali pilastri dell’economia nazionale. Tutti i tentativi fin qui adottati, come le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni dei fabbricati già in vigore, non sono stati all’altezza delle aspettative. Le imprese edili sono sempre in sofferenza e la disoccupazione è ancora alta così come l’ambito professionale dei tecnici, degli impiantisti e delle industrie di prodotti edili.
“D’altra parte, come sanno bene le associazioni professionali di settore che fanno parte di CONFASSOCIAZIONI, non è difficile trovare soluzioni sistemiche per rimettere in moto il settore immobiliare, reperire risorse per l’erario e dare un contributo alla ripresa dell’economia nazionale, senza aggravare e penalizzare i proprietari. Nei prossimi giorni – ha concluso De Pasquale – organizzeremo una serie di incontri in cui presenterò agli operatori il progetto RISTRUTTURATE per la rivalutazione e riqualificazione degli edifici di civile abitazioni, commerciali ed industriali. Un progetto che ha come protagonisti le professioni e come obiettivo quello di liberare l’Erario dall’aggravio della defiscalizzazione e allo stesso tempo agevolare tutti gli italiani che sono proprietari di una casa in condominio”.
 Confassociazioni Confederazione Associazioni Professionali
Confassociazioni Confederazione Associazioni Professionali