PRASSI DI RIFERIMENTO UNI/PDR 17:2016

“Profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza e indirizzi operativi per la valutazione della conformità”

L’incontro, cui ha partecipato, tra gli altri, come relatore Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI,  è stata l’occasione per presentare il lavoro, frutto della collaborazione tra HR People e UNI.

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Il 10 marzo scorso a Milano è stata presentata la prassi di riferimento UNI/PdR 17:2016 “Profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni – Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza e indirizzi operativi per la valutazione della conformità”.

L’incontro, cui ha partecipato come relatore, tra gli altri il Dott. Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI, è stata l’occasione per presentare il lavoro frutto della collaborazione tra HR People, associazione impegnata nel contribuire allo sviluppo culturale e all’aggiornamento professionale di coloro che operano nel settore dello sviluppo e della valorizzazione delle risorse umane, e UNI. Il documento presentato definisce i requisiti relativi a 14 profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni, individuandone attività-responsabilità e relative conoscenze, abilità e competenze, definite sulla base dei criteri del Quadro europeo delle qualifiche (EQF – European Qualifications Framework).

L’articolazione della prassi è stata progettata nel rispetto dell’EQF e ciò comporta che il risultato dell’apprendimento di una persona è composto da conoscenze – ciò che un individuo conosce –  abilità – comprende e interiorizza – e dalle sue competenze – ciò che sa fare.

Con questo modello si predilige una valutazione di quello che una persona dimostra di sapere agire, grazie soprattutto alle competenze comunque acquisite come risultato dei processi di apprendimento di cui è stata protagonista nel lavoro in generale e, più nello specifico, nell’area risorse umane.
Date queste premesse, la prassi di riferimento avrà come beneficio atteso quello di aumentare la trasparenza e la trasferibilità delle qualifiche e delle competenze in ambito risorse umane.

La prassi di riferimento potrà dare risposta all’esigenza di disporre di uno strumento valido per misurare e confrontare in maniera obiettiva conoscenze e abilità delle varie figure operanti nelle risorse umane, per mappare e conoscere il patrimonio attitudinale e di competenze, ai fini della valorizzazione e dello sviluppo del potenziale delle risorse, in un’ottica di miglioramento continuo e costante, con evidenti ricadute positive per la risorsa e per l’azienda stessa.

Il documento vuole inoltre dare un riferimento unico per la certificazione, andando a definire quelli che sono gli indirizzi operativi per la valutazione della conformità delle persone ai requisiti di conoscenza, abilità e competenza definiti per i profili professionali: la UNI/PdR 17 definisce, infatti, sia i pre-requisiti di accesso alle prove di valutazione (contenuti nell’Appendice B della prassi) che le persone che intendono certificarsi devono possedere, sia le modalità operative d’esame e i criteri per il rilascio della certificazioni.

 

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Comunicati Stampa a cura di: Dott.ssa Adriana Apicella Direttore Generale CONFASSOCIAZIONI email: UfficioStampa@confassociazioni.eu