BULGHERONI, VICE PRESIDENTE CONFASSOCIAZIONI:

“Le oltre 150 associazioni professionali di CONFASSOCIAZIONI vogliono dare il proprio contributo di know-how al rilancio economico del paese attraverso la modernizzazione della giustizia civile”.

Mario Bulgheroni_Roma, 21 agosto 2014 – “Condividiamo l’idea del Ministro della Giustizia, Andrea ORLANDO, di confrontarsi con i principali soggetti di rappresentanza sulla riforma del processo civile. E’ per questo che i circa 245.000 professionisti che fanno parte delle oltre 150 associazioni professionali della nostra Confederazione chiederanno di dare il proprio contributo di know-how alla modernizzazione del sistema della giustizia italiana”. Lo ha dichiarato oggi in una nota Mario BULGHERONI, Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega a Giustizia e Diritto. 

“La riforma complessiva della giustizia è un orizzonte importante – ha affermato Bulgheroni – ma non dobbiamo dimenticare che l’impianto legislativo civile del Paese è ricco di norme spesso contraddittorie che rende difficile l’applicazione delle stesse sia da parte di chi è tenuto ad osservarle, sia da parte dei giudici. E’ per questo che il nostro processo civile è anti-competitivo a prescindere dal fatto che l’infrastruttura processuale sia innovata e modernizzata: la nostra gigantesca proliferazione normativa necessita di una tempestiva e puntuale manutenzione intesa come quell’insieme di operazioni che, al di là delle riforme complessive, vanno effettuate costantemente per tenere sempre in efficienza le norme stesse”.

“La manutenzione – ha continuato Mario Bulgheroni, che è anche Presidente dell’AVI, Associazione Esperti Visuristi Italiani – è un processo fondamentale della nostra vita. In questo ambito, la “manutenzione delle leggi” è un tema di grande delicatezza per CONFASSOCIAZIONI perché richiede visione strategica e competenze di alto livello. E’ per questo che, pur condividendo i principali obiettivi della progetto di riforma del Ministro Orlando (rafforzamento dei tribunali specializzati, dimezzamento dell’arretrato, strumenti contro la criminalità economica), siamo convinti che, senza un adeguato meccanismo di manutenzione normativa e chiarezza procedurale, ci ritroveremo comunque nel pantano burocratico dei processi interpretativi”.

“Ed è per questo che i professionisti di CONFASSOCIAZIONI e delle associazioni che ne fanno parte vogliono contribuire con il loro importante know-how a questo meccanismo. Per iniziare questo percorso in qualità di Vice Presidente di CONFASSOCIAZIONI con delega a Giustizia e Diritto – ha sottolineato Bulgheroni – avevo indirizzato al precedente Ministro, Annamaria CANCELLIERI, una lettera per sollecitare la costituzione di una commissione di lavoro fatta di professionisti associativi, ordinistici e magistrati che emanasse una linea guida operativa comune per tutti i tribunali nel campo, ad esempio, delle esecuzioni immobiliari e fallimentari troppo frequentemente lasciato a libere interpretazioni individuali, con ripercussioni economiche negative su Stato e cittadini. Un tema di cui riaffermiamo l’importanza per il passaggio dall’opacità alla chiarezza, dal sapere interpretabile a favore dei monopoli e delle rendite di posizione, al saper fare pragmatico e trasparente che contribuirebbe in termini di impulso anche alla ripresa imprenditoriale del Paese”.Andrea_Orlando_ministro_d0

“E’ la prima di una serie di iniziative di “manutenzione” che, grazie alla qualità ed alla pluralità delle nostre associazioni professionali, possono essere affrontate a beneficio di tutti. Ma soprattutto è la prima di un documento di 5 proposte prioritarie (#5proposteperlagiustiziacivile) che la nostra Confederazione vuole presentare al Ministro Orlando nell’incontro ufficiale che abbiamo chiesto in questi giorni, insieme al Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA. Eccole in sintesi:

  1. Terapia d’urto per la giustizia civile. Oltre al dimezzamento dell’arretrato, occorre assolutamente, come detto, manutenere le norme esistenti e rendere meno premiante, anche attraverso la mediazione ed i processi di risoluzione alternativa delle controversie, il ricorso alla giustizia come modalità di rinvio di un pagamento o di una qualunque obbligazione

    Proposta concreta: #crashprogramgiustizia, creazione di una task force composta da professionisti, magistrati e giovani avvocati per aiutare lo smaltimento in tempi veloci e determinati a priori.

  1. Riduzione strutturale dei tempi processuali. Proposta concreta: #menoferiepertutti, ovvero 30 giorni della sospensione dell’attività giudiziaria (20 giorni in estate, 10 giorni nel periodo natalizio). Prevedere lo svolgimento delle udienze anche nel pomeriggio in maniera da accelerare i tempi della giustizia.
  2. Riduzione strutturale dei costi. Proposta concreta: #efficienzaterritoriale, Ulteriore accorpamento delle sezioni giudiziarie staccate, mantenendo solo quelle che hanno ragione di essere quando il Tribunale circondariale è veramente lontano.
  3. Dal processo telematico alla PA Paperless. Proposta concreta: #giustiziadigitale in tre anni: ulteriore, forte impulso al completamento dell’informatizzazione di tutti gli uffici giudiziari con evidente risparmio di tempo di tutti gli operatori.
  4. Misurazione reale delle tempistiche e “budget” concreto di diminuzione dei tempi medi delle sentenze e della loro esecuzione. Proposta concreta: #tempicertiperlagiustizia. Il problema non è solo quello di accorciare le tempistiche processuali: il vero obiettivo è quello di quantificare gli obiettivi della riduzione e misurare i risultati raggiunti. Non solo al fine della riduzione di tempi utili ad ottenere la sentenza ma anche, e soprattutto, concreta certezza nella pragmatica esecuzione della stessa.

About admin

Comunicati Stampa a cura di: Dott.ssa Adriana Apicella Direttore Generale CONFASSOCIAZIONI email: UfficioStampa@confassociazioni.eu