Confassociazioni, Professioni 2.0, Campania: Fiorentino al vertice – 10 Ottobre 2013 – Il Denaro elettronico

 

Confassociazioni, Professioni 2.0

Campania: Fiorentino al vertice

Di GIOVANNI CAPUOZZI

Obiettivo: rappresentare in modo unitario le Federazioni, i Coordinamenti e le Associazioni che raggruppano i soggetti che esercitano attività professionali "non organizzate in Ordini e Collegi", favorendo un approccio interdisciplinare. E’ questa la mission di Confassociazioni, presieduta da Angelo Deiana. “Creare cultura condivisa e fare rete vuole dire anche – sottolinea Deiana – iniziare a riaggregare sistematicamente un settore, quellodelle professioni associative. Stiamo crescendo velocemente ed il riscontro che stiamo avendo è entusiasmante. Nello scorso mese di luglio siamo cresciuti di ben 21 organizzazioni rappresentative di professioni di importanza significativa, passando da 46 a 67 organizzazioni”.

L’organizzazione locale

E Confassociazioni si sta strutturando anche a livello locale, con la designazione di due nuovi commissari regionali. Si tratta di Paolo Fiorentino, manager di Atema, l’Associazione per il Temporary Management, per la Campania, e di Quirino Piccirilli, professionista dell’Apco, Associazione Professionale dei Consulenti di Direzione, per l’Abruzzo. In Italia siamo a una svolta sul fronte delle professioni cosiddette “non regolamentate”, con una legge – la 4/2013 – che conferisce finalmente lo “status” di professionisti agli operatori delle professioni non organizzate in ordini e collegi “e fa emergere – sottolinea il presidente Deiana – le associazioni professionali, accrescendo la qualità dei servizi nei confronti dei consumatori”. Ma non basta: “un’altra importante normativa – aggiunge infatti Deianahamodificato profondamente lo scenario evolutivo delle professioni. Il decreto legislativo 13/2013 sul Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze avrà un ruolo fondamentale per la valutazione e la valorizzazione del patrimonio di esperienze di studio e di lavoro di tutte le persone. Lo scenario è chiaro e segna l’inizio di una nuova era: quella delle Associazioni Professionali 2.0”. Tra le adesioni più recenti il Confomef, la Confederazione degli Organismi di Mediazione, la Siaf, Società Italiana Aerobica e Fitness, l’Aniasper, Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Specialisti in Restauro, Assoconsulenza, Associazione Italiana Consulenti d’Investimento. I fronti su cui Confassociazioni intende operare sono diversificati: formazione, attestazione delle competenze ai sensi della legge 4/2013 e, soprattutto, certificazione delle competenze stesse, secondo quanto prevede il decreto legislativo 13/2013, “una svolta epocale – sottolinea Paolo Fiorentino – nel futuro di tutte le professioni e non solo”.

Uno schema a rete

Confassociazioni vuole agire inmodo che il settore delle attività non organizzate in Ordini e Colleghi costituisca “massa critica”. “Vogliamo uscire quanto prima – spiega a questoproposito il commissario campano – dalmodello delle micro-associazioni, della scarsità di risorse, della frammentazione pseudo-competitiva fra le professioni associative di primo e secondo livello. Lo sforzo principale di Confassociazioni, statutariamente previsto e, dunque, continuativo nel lungo periodo, sarà quello di concludere accordi strategici ed operativi con partner istituzionali, sociali ed imprenditoriali, per rafforzare la struttura organizzativa e formativa delle associazioni facendo affluire risorse provenienti dall’esterno al sistema associativo. Ci sono tante risorse sul mercato – chiarisce – che non sono sfruttate perché le associazioni non hanno dimensioni e processi organizzativi tali da potervi accedere”. Il concetto di professione 2.0 implica anche la volontà “di moltiplicare – come si legge in un documento – le opportunità di business in rete, dialogando e confrontandosi con tutte le altre Parti Sociali”. Altro elemento innovativo: l’iscrizione a Confassociazioni è a contribuzionevolontaria. “Non cerchiamo soldi – puntualizza Paolo Fiorentino – : esigiamoqualità, idee evogliadi lavorareper un futuro insieme”. Le nuove professioni, secondo Confassociazioni, non costituiscono soltanto un’opportunità di occupazione nel Meridione, “ma danno la possibilità – osserva Fiorentino – alle Pmi del Sud di fare quel salto, in termini di sviluppo culturale ed imprenditoriale, indispensabile per il rinnovamento e la crescita”.

Il nodo-previdenza

Altro versante su cui il nuovo sodalizio intende impegnarsi è quello previdenziale. “I parametri contributivi della gestione separata Inps – ricorda il presidente Deiana – penalizzano in modo drammatico la competitività dei professionisti senza cassa e, cosa molto più grave, i giovani. Confassociazioni si batterà con tutte le sue forze e le sue competenze per cambiare questa situazione. E’ per questo – aggiunge – che diventa ancora più importante il ruolo di rappresentanza unitaria in tutte le sedi politiche ed istituzionali, italiane e comunitarie”.