VIOLETTI, CONFASSOCIAZIONI DIGITAL:

“LA PRASSI DI RIFERIMENTO UNI/PDR 43:2018, LA VERA GARANZIA PER IL TRATTAMENTO DEI DAT IN AMBITO ICT”

Andrea Violetti

Andrea Violetti

Roma, 15 ottobre 2018 – “La prassi di riferimento UNI/PDR 43:2018, approvata lo scorso settembre, rappresenta un traguardo importante per le imprese ICT che da sempre, e più di tutte le altre realtà imprenditoriali, sono tenute a tutelare i dati personali. La certificazione dell’intero processo è una garanzia per il trattamento dei dati.” Lo ha dichiarato in una nota Andrea VIOLETTI, Presidente di CONFASSOCIAZIONI Digital.

Siamo nel pieno dello tsunami digitale, nell’epoca in cui il dato personale, oltre ad essere oggetto di tutela a favore della singola persona, ha acquisito un valore collettivo. Le Linee guida per la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016, noto anche come GDPR – ha continuato VIOLETTI – hanno proprio lo scopo di definire in modo obiettivo e ripetibile le azioni corrette così da garantire particolari trattamenti di dati nell’ambito ICT”.

“La prassi, ponendo le basi per meccanismi di certificazione, offre una guida di riferimento ai Titolari e Responsabili, una norma pubblica di riferimento agli organismi di certificazione e un metro di giudizio alle Autorità di controllo. I destinatari – ha affermato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI Digital – sono tutte le organizzazioni che trattano dati con strumenti elettronici, in particolare le piccole e medie imprese, più bisognose di strumenti standardizzati”.

“Dobbiamo essere protagonisti di un salto di paradigma – ha affermato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo Deiana – che faccia da faro di riferimento per tutti i professionisti e le piccole medie imprese che si devono confrontare con il mondo del trattamento dati. Un mondo che deve tutelare i singoli cittadini rispetto alla sua complessità ma che, con i suoi appesantimenti, non deve diventare un fattore di minor competitività per le nostre imprese, grandi e piccole”.

Angelo Deiana

Angelo Deiana

“Il lavoro, frutto della collaborazione tra UNI e AIP (Associazione Informatici Professionisti), rappresentata dal Presidente Nazionale, Alessio PENNASILICO – ha concluso VIOLETTI, Presidente di CONFASSOCIAZIONI Digital . è stato possibile anche grazie al prezioso contributo di coordinamento dell’Avvocato Alessandro FRILLICI e alla partecipazione di diversi professionisti di CONFASSOCIAZIONI Digital come Franco FONTANA e Marco RECCHI. Un lavoro svolto per avere un riscontro nel lungo periodo  perché elaborato dal Tavolo “Processi di gestione privacy in ambito digitale”, sotto il coordinamento di UNINFO, Ente Federato all’UNI. Ed è proprio grazie alla collaborazione delle diverse realtà coinvolte e la condivisione delle idee che ci ha permesso di essere i primi in Europa nell’avere una prassi di riferimento per il trattamento della privacy secondo il GDPR 679/2016. Il vantaggio competitivo derivante dalla certificazione, tesa ad individuare chiaramente i processi del trattamento dati e l’affidabilità dei responsabili incaricati a ciò, è un valore aggiunto non solo per i professionisti della nostra Confederazione ma per tutti in generale. Siamo più che mai convinti che #unitisivince e laddove si parla di dati personali l’interesse di ognuno è l’interesse di tutti in quanto la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati di carattere personale resta per sempre un diritto fondamentale”.

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Comunicati Stampa a cura di: Dott.ssa Adriana Apicella Direttore Generale CONFASSOCIAZIONI email: UfficioStampa@confassociazioni.eu